Tuesday, May 17, 2016

You are my Shining Star - capitolo 38



38.
NOT BROKEN, JUST BENT



“Credo che andrò a Londra per un po’,” annunciò Vivien un paio di giorni dopo essere stata dimessa dall’ospedale.
La situazione non era cambiata molto una volta che era tornata a casa: continuava a dormire e preferiva essere lasciata sola. Anche quando qualcuno - familiare, amico o persino Dianna - insisteva per tenerle compagnia, lei parlava poco ed era evidente che non prestava molta attenzione a quello che le altre persone avevano da dirle. Era come se fosse caduta in uno stato catatonico, era come se - e Dianna ed Elise un po’ si odiavano per aver formulato un pensiero simile - fosse ancora in coma, nonostante fosse tecnicamente vigile.
Anche lo stato psicologico di Dianna era rimasto pressoché invariato: gli attacchi di panico non sembravano voler smettere e ormai la donna tirava avanti tutta la giornata con solo un paio di ore di sonno a notte. Elise aveva trascorso a casa sua le due notti da quando la sua coinquilina era tornata, ma nemmeno la presenza della bionda non era stata sufficiente per farla sentire meglio e farle sparire quegli attacchi di ansia.
Elise aveva deciso di lasciare Vivien tranquilla insieme alla sua famiglia per qualche giorno, finché non avesse avuto l’occasione di parlarle e di chiederle se la sua presenza - e soprattutto quella di Victoria - fosse un problema per lei. Non l’avrebbe mai ammesso, forse neanche a se stessa, ma andarsene da quella casa, seppur temporaneamente, era stato estremamente doloroso per lei, soprattutto considerato lo stato di Vivien in quei giorni.
Per la prima volta dall’inizio della loro amicizia, Elise non sapeva assolutamente come fare per raggiungerle la sua migliore amica, come poter distruggere quel muro che si era creata e che solitamente era stato destinato a tenere fuori il resto del mondo, ma mai lei. Questa volta il muro che Vivien si era costruita era così solido da essere impossibile da penetrare persino per Elise. La bionda era preoccupata più di quanto non desse a vedere, e si chiedeva se quella sarebbe stata davvero la fine della loro convivenza, e se Vivien avesse davvero perso una parte così fondamentale di sé da cambiarla - distruggerla, anzi - così totalmente.
Insomma, nonostante Vivien fosse tornata a casa, le dinamiche di tutte le loro relazioni erano rimaste molto simile a quelle di quando Vivien era in ospedale. E ora, quella decisione di andare a Londra.

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