Sunday, August 28, 2016

Tessellate - capitolo 1



Tessellate (verbo): incastrarsi perfettamente, combaciare

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Triangles are my favorite shape
Three points where two lines meet
Toe to toe, back to back
Let’s go my love, it’s very late
Till morning comes, let’s tessellate



1.
TWO GHOSTS IN ONE MIRROR




Avrebbe dovuto essere un matrimonio di maggio. Un po’ cliché, certamente, ma era il periodo in cui andavano in pausa dalle riprese e non avevano particolari impegni con stampa, convention e quant’ altro.
Era stato tutto organizzato nei minimi dettagli, nonostante non sarebbe stato uno di quei matrimoni che sembrano essere sotto effetto di stereoidi: avevano prenotato la cerimonia e il ricevimento nello stesso resort di Santa Barbara dove avevano festeggiato il loro primo anniversario, per potersi sposare con la vista sul mare e in un luogo che aveva un certo significato per loro; la loro lista di invitati era relativamente ridotta, solo ottanta persone, e le due spose avevano già entrambe comprato il loro abito e quello delle loro damigelle - Elise e Naomi quelle di Vivien, Savannah e Delilah quelle di Dianna. Avevano persino fatto ordinare Kyle a Ministro, così che sarebbe stato lui, amico di entrambe, a sposarle. Il cinque maggio avrebbe dovuto essere il loro giorno, quello che avrebbero ricordato per tutta la vita e che avrebbero festeggiato ogni singolo anno a venire.
A metà aprile la nonna di Vivien fu colpita da un ictus. Con la dovuta riabilitazione riuscì sarebbe riuscita a riprendersi quasi del tutto, nonostante la sua veneranda età, ma il matrimonio venne rimandato, perché Vivien non avrebbe mai accettato di sposarsi sapendo che la donna che l’aveva cresciuta e che significava così tanto per lei si trovava in una casa di cura e non lì al suo fianco.
La seconda data era stata fissata per settembre, il dodici. Il resort non era più disponibile per quel giorno, quindi decisero di celebrare il matrimonio a casa loro. Il giardino era grande e suggestivo, e la lista di invitati si era ridotta, per un impegno o per l’altro, a cinquanta persone. Essendo settembre un periodo in cui le due attrici avevano le riprese, avevano anche spostato la loro luna di miele durante le vacanze natalizie. Sarebbero andate a Bora Bora, visto che l’estate precedente non erano riuscite a partire per colpa della sparatoria.

Tuesday, August 2, 2016

You are my Shining Star - capitolo 40 (ultimo capitolo)


40.
A SPACE THAT NOW YOU HOLD




“Sei sicura che sia una buona idea?” chiese Dianna boccheggiando.
Non era certo la prima volta che andava a fare un’escursione - suo padre aveva sempre portato lei e Savannah nel bosco, e aveva scalato anche qualche montagna - ma quella gita non programmata l’aveva colta di sorpresa, e aver fumato cinque minuti prima di iniziare a camminare non aveva sicuramente aiutato.
Vivien era entrata in casa quel pomeriggio ordinandole di vestirsi con qualcosa di comodo e di seguirla, e si era rifiutata fino all’ultimo momento di dirle dove fossero dirette. Tutto era diventato più chiaro quando la rossa aveva parcheggiato la macchina in Griffith Park, e si era caricata uno zaino pieno d’acqua fresca e una torcia sulle spalle. Dianna aveva capito le intenzioni della sua ragazza - un’escursione lungo uno dei tanti sentieri della città - ma non le sue motivazioni né, tantomeno, la destinazione finale.
“Assolutamente,” confermò Vivien. “Ormai sono passati quasi cinque mesi dall’operazione, direi che nulla mi impedisce di farmi una bella scarpinata!”
“A proposito di questo: com’è possibile che tu sia più in forma di me?” si lagnò Dianna. “Non hai neanche il fiatone! Sembra che tu non abbia fatto altro che allenarti negli ultimi mesi, altro che essere in coma!”
La rossa scrollò le spalle. “Io ed Elise abbiamo ricominciato a correre,” spiegò. “Lei sta cercando di perdere gli ultimi chili dalla gravidanza, e io dovevo rimettermi in forma. Dovresti venire con noi, qualche volta. El è un’aguzzina quando si tratta di allenarsi, non mi fa prendere fiato, però il suo metodo funziona."
Dopo quella conversazione, Dianna cercò di risparmiare il fiato per la camminata. Non era una strada particolarmente ripida o difficile da percorrere, ma era estremamente lunga. Finalmente, però, era riuscita a capire la loro destinazione: stavano raggiungendo la cima della collina dove si erigeva la famosissima scritta Hollywood.
“Non possiamo arrivare esattamente sotto la scritta, però,” disse Vivien. “Purtroppo il passaggio è stato chiuso e, anche se potremmo teoricamente infrangere la legge e andarci, è estremamente pericoloso calarsi giù, ed è quasi il tramonto, quindi presto farà buio e scalare per tornare su sarebbe impossibile se con una mano dobbiamo reggere la torcia. La vista, però, è comunque spettacolare, te lo prometto.”

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