Sunday, July 20, 2014

I love you better now - capitolo 8


8.
Through Glass


I’m looking gat you through the glass
I don’t know how much time has passed
Oh, god, it feels like forever
But no one ever tells you that forever feels like home
Sitting all alone inside your head
So while you’re outside looking in, describing what you see
Remember what you’re staring at is me


Dopo il matrimonio non hai più né visto né sentito Paige. Tu non hai cercato di contattarla, perché sarebbe troppo doloroso, e lei, ovviamente, non ha fatto sforzi per tenervi in contatto. L’hai ferita, e lo sai benissimo, e sei convinta che stavolta la vostra amicizia, o qualunque cosa sia, sia finita veramente.
Non sai nulla di lei, non hai saputo quando ha avuto il bambino, se è maschio o femmina, non sai dove vive, nulla. Sai solo che stai cercando disperatamente di dimenticare, ma ogni tentativo è inutile, perché ogni notte la sogni, ogni giorno ha un momento in cui il tuo pensiero vaga e la ritrova.
È la settimana del Ringraziamento e sei tornata a casa. È strano come sono passati anni da quando ti sei trasferita, eppure continui a considerare quella piccola città come la tua unica e vera casa. Sarebbe tutto più semplice, però, se non ci fossero ricordi a tenderti un agguato a ogni angolo. Se non dovessi camminare a testa bassa e passo spedito per evitare di posare lo sguardo su quel tale bar o quella tale panchina o quel determinato negozio.

Saturday, July 12, 2014

You are my Shining Star - Capitolo 25

25.
I DON'T LOVE YOU BUT I ALWAYS WILL



Dianna entrò nella sua roulotte, dove Kyle la stava aspettando, che sembrava potesse esplodere da un momento all’altro. Si sbatté la porta alle spalle e si lasciò cadere sul divano senza dire una parola, le braccia incrociate al petto e un evidente broncio sul volto. Non rimase seduta nemmeno cinque secondi; si alzò e iniziò ad aggirarsi per il piccolo spazio della roulotte come un’anima in pena.
“Posso aiutarti?” chiese Kyle, in parte divertito dal comportamento della sua migliore amica, ma anche preoccupato che qualunque sua parola, anche la più innocente, potesse causare in Dianna una reazione tutt’altro che piacevole.
“No,” sbuffò Dianna. “Anzi, sì. Sai che ti dico? Stasera usciamo! Ho voglia di ubriacarmi così tanto da non ricordarmi neanche più come mi chiamo!”
Kyle alzò gli occhi al cielo. “Anche tu? Seriamente, Dianna, quand’è che tu e Vivien smetterete di comportarvi come due cazzo di adolescenti? Lo sai, vero, che la soluzione ai tuoi problemi non si trova nell’alcool?”
Gli occhi di Dianna si assottigliarono così tanto da diventare due minuscole fessure, la fronte corrugata, mentre percorreva la distanza che la separava da Kyle in tre grandi passi, per ritrovarsi di fronte a lui con le mani sui fianchi e lo sguardo fisso nei suoi occhi. Eccola, la reazione spiacevole che Kyle aveva temuto.
“Sai una cosa, Ky? No, non lo so. Come potrei saperlo? Non mi sono mai comportata da adolescente, perché quando lo ero, ero una povera sfigata, e anche dopo non mi sono mai concessa di lasciarmi andare in questo modo. Vuoi sapere che cos’ho fatto quando ho scoperto che il mio fidanzato mi aveva tradita? Ho pianto, ho pianto fino a disidratarmi, e poi mi sono chiusa in camera e mi sono messa a leggere. Ho letto questo fottuto libro, Ky!” Dianna prese la copia de Le Nebbie di Avalon che teneva sempre nella roulotte, e la lanciò contro il muro in un gesto di stizza e rabbia. “E mi sono rivista ogni singola puntata di quel fottuto telefilm. E mi ha aiutato, mi ha aiutato veramente, perché questo libro e questo telefilm mi hanno sempre tenuto compagnia nei momenti più bui. E ora non posso neanche più trovare conforto in quello, perché non farebbero altro che ricordarmi Vivien. Quindi scusami se ora ho bisogno di fare l’adolescente per una cazzo di sera e prendermi una sbronza epocale per dimenticare che quella testa di cazzo egoista della mia ragazza ha deciso di piantarmi in asso per una puttanata ed è troppo fatta per sentire ragione. Ora, mi porti fuori stasera o no?”

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I love you better now - capitolo 7



7.
Speak Now


Don’t say yes, run away now
I’ll meet you when you’re out of the church at the back door
Don’t wait or say a single vow
You need to hear me out
When they say speak now


Le ore che precedono il matrimonio sono frenetiche e nessuno riesce a fermarsi a respirare neanche per un attimo. Ci sono mille dettagli da curare e rifinire, mille cose che possono andare storte.
Il tuo lavoro, come damigella d’onore è, ovviamente, quello di occuparti della sposa. Sposa che, in questo momento, è chinata sul gabinetto con indosso solo il completino intimo bianco, a vomitare anche l’anima.
“È lo stress,” minimizza la mamma di Paige. “Anche io avevo la nausea prima del mio matrimonio. Paige sta semplicemente esagerando, come suo solito.”
“Sei sicura che la zia Paige non stia morendo?” chiede candidamente la nipotina dello sposo, che quel giorno è incaricata di reggere lo strascico di Paige.