Tuesday, May 19, 2020

Tessellate - capitolo 10


10.
IT'S NEW, THE SHAPE OF YOUR BODY



“Aspetta un secondo, come sarebbe a dire che non hai mai visto Giovani Streghe?” Elise domandò piena di stupore.
Quel venerdì mattina le donne di casa Reese-Laydon-Holt stavano stranamente facendo colazione tutte e quattro insieme. Mentre Dianna ed Elise avrebbero iniziato la loro giornata lavorativa, lasciando Tory al nido per dirigersi sul set dove le aspettavano circa dodici ore di riprese, Vivien avrebbe preso un taxi per LAX e poi un volo per New York City, dove avrebbe incontrato Liam Vaughn, che ai tempi era stato il suo co-star in Avalon interpretando proprio Re Artù, fratello e amante del personaggio di Vivien. I due erano rimasti in buoni rapporti durante gli anni, e quando Liam aveva scritto alla rossa per comunicarle che sarebbe stato a New York per una settimana di audizioni, lei aveva colto al volo l’occasione di ritrovarsi con un vecchio amico e aveva prenotato un fine settimana nella Grande Mela.
Sia Elise sia Dianna sospettavano che l’entusiasmo di Vivien per quel weekend lontano da casa fosse dettato non solo dalla gioia di rivedere un caro amico dopo tanto tempo, ma anche e forse soprattutto dalla speranza che, lasciate sole, le due donne avrebbero stretto ancora di più il loro rapporto fino a diventare effettivamente una coppia. Erano passate quasi due settimane dal pomeriggio a Disneyland, e Dianna ed Elise avevano sentito il cambiamento nelle loro dinamiche, ritrovandosi a essere molto più affettuose nei confronti l’una dell’altra, e a scambiarsi di tanto in tanto qualche tenero bacio, ma non avevano ancora portato il rapporto al livello successivo. Elise era a conoscenza della reticenza di Dianna nell’andare a letto con qualcuno e, sebbene loro due fossero ormai amiche da tempo e vivessero sotto lo stesso tetto da circa due anni, e nonostante si fossero già viste nude, era ancora presto per la brunetta per lasciarsi andare dal punto di vista sessuale, per cui Elise non aveva forzato la mano. Come aveva detto a Vivien quando ne avevano discusso, preferiva lasciare che le cose seguissero il loro corso naturale e non accelerare i tempi. Se doveva succedere, sarebbe successo, altrimenti sarebbero rimaste due… due cosa? Più che amiche ma non necessariamente una coppia? Elise non lo sapeva, ma al momento non le interessava apporre un’ulteriore definizione a un rapporto - veramente, tre rapporti, ma chi li stava più a contare? - che era già abbastanza complicato di per sé.
Per questo motivo, Elise non aveva aspettative per quel weekend che le avrebbe viste sole in casa, senza il loro solito denominatore comune, se non quelle di rilassarsi e magari approfittarne per approfondire ancora di più la loro conoscenza. Questo almeno finché la conversazione durante la colazione non si era spostata sui film cult degni anni Novanta, e Dianna aveva confessato di non conoscere l’horror adolescenziale con cui Elise, invece, era cresciuta.
“Esattamente quello che ho detto, El. Ne ho sentito parlare, ovviamente, ma non l’ho mai visto,” Dianna rispose alla domanda della bionda senza capire come mai il non avere mai visto un film potesse causare così tanto stupore.
“Ma com’è possibile? Sei sicura di essere cresciuta negli anni Novanta? In effetti, mi sei sempre sembrata molto più giovane della tua età, almeno fisicamente. Magari ci hai imbrogliate tutte e sei poco più che ventenne, come Delilah.”
Dianna scrollò le spalle. “Non so che dirti, non ho mai avuto l’occasione di vederlo. E sì, fidati, sono davvero cresciuta negli anni Novanta. Ho le prove fotografiche: solo in quegli anni ci si poteva permettere certi disastri a livello di abbigliamento!”
Elise si girò verso Vivien e mimò “che strano” con la bocca, e la rossa alzò gli occhi al cielo, ridacchiando. Quando Elise si impuntava su qualcosa, non c’era verso di schiodarla dall’argomento.