Monday, December 25, 2017

Clean - capitolo 4


4.
I JUST WANNA KNOW YOU BETTER NOW


Otto anni fa.

Quando apri gli occhi e ti guardi intorno non sei sorpesa di constatare che tutti stanno ancora dormendo. La sera scorsa non hai bevuto tanto quanto tutti gli altri, quindi probabilmente sei l’unica a non avere bisogno di dormire per farsi passare la sbornia. Cerchi a tentoni i tuoi occhiali, congratulandoti mentalmente con te stessa per esserti ricordata di togliere le lenti a contatto prima di addormentarti, e quando finalmente i tuoi occhi riescono a mettere a fuoco qualcosa di più che delle semplici macchie di colore sfuocate, sollevi il polso davanti alla faccia per controllare che ore sono. Sono passate da poco le nove, il che vuol dire che hai dormito circa cinque ore, eppure ti senti piena di energie, molto più di qualunque altra domenica a quell’ora. A dirla tutta, non potresti sentirti meglio.
Ti alzi cercando di fare meno rumore possibile, e silenziosamente sgattaioli fuori dalla camera da letto, chiudendoti la porta alle spalle e dirigendoti in punta di piedi giù per le scale, verso la cucina.
La notte scorsa non ti eri resa conto di quanta confusione ci fosse in tutta la casa, ma ora, con la luce del giorno, la vista ti fa sussultare. È stata decisamente una gran festa, non c’è che dire. Non vuoi nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere se il signore e la signora Morris decidessero di tornare a casa prima dal loro fine settimana e trovassero la casa in quello stato, con bottiglie vuote e bicchieri di plastica ovunque.
Prendi del caffè in cucina e poi ti sposti fuori in giardino, dove la situazione è ancora più disastrosa di quella all’interno. Riesci a malapena a vedere l’acqua della piscina, tanta è la spazzatura che vi è stata gettata dentro.
Ti siedi su una delle sdraio e non riesci a smettere di ripensare alla notte scorsa, quando è successo qualcosa che hai desiderato per due lunghissimi anni. Kelsey ti ha baciata. E non è stato solo un semplice bacino a fior di labbra… no, è stata una limonata in piena regola, con lingua e tutto! Kelsey Morris ti ha baciata, e sei così felice che potresti volare.


Saturday, December 16, 2017

Clean - capitolo 3



3.
I'VE BEEN LOOKING SAD IN ALL THE NICEST PLACES



Dieci mesi fa.

“Porca troia, Taylor, smettila di agitarti così tanto!”
“Non mi chiamare così,” sibili, tirando una pacca sul braccio a Eve, tenendo la testa bassa così che il cappuccio della felpa che indossi possa coprirla completamente.
“È il tuo nome,” afferma, sottolineando l’ovvio, e come sempre sembra essere estremamente divertita. Vorresti poter dire lo stesso di te. Ti senti schifosamente a disagio.
“Sì, ma sono anche in incognito,” rispondi, abbassando ancora di più il cappuccio sul tuo volto. I tuoi capelli biondi sono tirati indietro e nascosti, non hai un filo di trucco in faccia - niente rossetto rosso, niente eye-liner, tutte quelle cose che fanno di te te - e hai indosso gli occhiali da vista, cosa che non fai mai in pubblico, quindi sei decisamente lontana dall’immagine che le persone solitamente hanno di te. Ma non si può mai essere troppo prudenti, e farti chiamare col tuo vero nome è decisamente lontano dall’essere prudente.
“Ok, come dovrei chiamarti allora? Mata Hari?” Eve alza gli occhi al cielo, ma non è veramente irritata. Semplicemente, adora prendersi gioco di te.
“Chiamami Aly… sai, visto che il mio secondo nome è Alison.”
“D’accordo. Allora, porca troia, ALY, smettila di agitarti così tanto!”
“Non mi sto agitando!” menti sapendo di mentire, tirando sempre più giù il cappuccio. Ok, sì, ti stai agitando, ma hai tutte le ragioni per farlo. La prima è che la tua guardia del corpo è in una macchina parcheggiata a due isolati da dove sei tu, ed è la prima volta in tre anni che Joe è così lontano da te.
Sei a questa festa da qualche parte nella Valley, in una casetta le cui stanze sono così piene di fumo che riesci a malapena a vedere Eve in piedi a meno di mezzo metro da te. Non è il tuo solito giro, il tuo solito scenario. Normalmente, non ti faresti mai vedere in una topaia del genere.
Ma il punto è che la normalità non è ciò che vuoi ora. Non stanotte. Stanotte vuoi dimenticarti di tutto, vuoi solo essere Aly e divertirti, o almeno far finta.
“Ok, come si fa ad avere qualcosa da bere qui?” chiedi, guardandoti in giro per addocchiare qualcuno che distribuisce bicchieri. Forse un paio di drink ti aiuteranno a distrarti e toglierti certe cose dalla mente.

Monday, December 4, 2017

Clean - capitolo 2


2.
A NIGHTMARE DRESSED LIKE A DAYDREAM


Quattro mesi prima.

“Questa è l’ultima volta, cazzo.”
La testa ti sta scoppiando per la mancanza di sonno e per il post-sborina, e il suo è appena un sussurro, ma a te sembra forte quanto un’esplosione.
“Non posso continuare così.”
Per un istante sei tentata di fingere che stai ancora dormendo, così che lei se ne vada e non dobbiate affrontare quella conversazione. Sei una fottuta codarda a volte, soprattutto quando si tratta di lei.
“L’hai già detto,” rispondi poi, senza neanche aprire gli occhi, perchè ignorarla ed evitare il problema non risolverebbe nulla. “L’hai già detto almeno altre quattro volte prima, quindi scusami tanto se non ti credo.”
Si alza dal letto e inizia a cercare i suoi vestiti, che sono tutti sparsi sul pavimento della tua camera da letto.
“Dove stai andando?” le chiedi con una nota di divertimento nella tua voce. Sta solo fingendo, lo sai che non può resisterti, esattamente come tu non eri in grado di resistere a lei l’anno scorso, quando continuavi a tornare di lei come un fottuto cagnolino ogni volta che ti chiamava.
“Via,” risponde. “Il più lontano possibile da te.”
“Hai comprato una cazzo di casa a un paio di isolati da qui!” ridi, smascherando le sue bugie. Non vuole stare lontana da te. Non ora, per lo meno, quando sa che non può averti.
Si ferma nella sua ricerca e si gira a guardarti. Puoi leggere tutto ciò che sta provando nei suoi occhi, e non ti piace. Non dovrebbe guardarti così, come se le avessi spezzato il cuore in un milione di piccoli pezzi. Dovrebbe essere lei quella che ha fatto a pezzi te, non il contrario.


Friday, November 17, 2017

Clean - capitolo 1


1.
I CAN'T HELP IT IF YOU LOOK LIKE AN ANGEL



Tre anni prima.



“Dai, Taylor, facciamoci uno scatto nella cabina delle foto!”
Segui Selena nella cabina, lasciando che il suo entusiasmo ti contagi. Siete a una delle feste più grandi e popolari di Hollywood, e hai intenzione di godertela il più possibile.
Vi fate alcune foto veramente sciocche, poi vi dirigete al buffet per prendere un bicchiere di champagne e qualcosa da mangiare, e parli con alcune persone che conosci e altre che fai finta di conoscere, perché non hai la più pallida idea di chi siano.
Tu e Selena vi state divertendo a commentare l’abbigliamento di tutti gli invitati e a prendere in giro tutti quelli che vi leccano il culo in modo inverosimile solo perché siete Taylor Swift e Selena Gomez.
Improvvisamente incroci lo sguardo con una bionda dall’altro lato della stanza, che sembra ti stesse fissando già da un po’ e non si vergogna minimamente di essere stata beccata a farlo. Ti sembra di averla già vista da qualche parte, ma non riesci a dare un nome a quel volto. Ha indosso un vestito blu scuro, i capelli sono tirati su sulla nuca e i suoi occhi color nocciola sono come una calamita. Ha un sorrisetto malizioso sul volto mentre ti guarda, e tu non puoi fare a meno di sentirti come se lei fosse un predatore e tu la preda. Non che ti dia fastidio, ovviamente, ma ti sta facendo arrossire come una scolaretta, così abbassi la testa, sperando che non noti la tua reazione al suo sguardo. Troppo tardi. Ridacchia, ma per qualche motivo capisci che non ti sta deridendo.

Tuesday, September 12, 2017

Clean - prologo



PROLOGO


Novembre 2013


A volte ti chiedi come hai fatto ad arrivare a questo punto. Ci sono momenti in cui cogli un barlume del tuo riflesso in uno specchio e ti viene da vomitare. Sembra che tu sia l’unica in grado di notare quanto sei diventata marcia - è come se fosse la tua versione personale del ritratto di Dorian Grey: all’esterno sembri perfetta come al solito, con i tuoi lucidi capelli biondi, i tuoi brillanti occhi azzurri e il rossetto rosso che è diventato il tuo segno distintivo su un sorriso ben costruito, ma dentro di te stai crollando a pezzi, cadendo in una spirale di disgusto per te stessa e auto-distruzione che nessuno riesce a vedere tranne te, quando ti guardi allo specchio. Se solo la gente sapesse…

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Tuesday, March 21, 2017

Flung out of space - capitolo 3


III - CHRISTMAST LIGHTS GLISTEN



Quel giorno Dianna non riuscì per niente a concentrarsi sul lavoro. Sbagliò i conti due volte - e per fortuna se ne accorse in tempo, prima di causare problemi seri - e in più di un’occasione fece confusione con i libri che le erano stati richiesti. La sua responsabile era visibilmente irritata, ma a Dianna le sue occhiatacce scivolarono addosso, perché nella sua mente non c’era spazio per altro se non Vivien e l’appuntamento che avevano quella sera.
L’orario di chiusura di Vroman’s sembrò non arrivare mai. Dianna continuava a controllare l’orologio che portava al polso, contando prima le ore e poi i minuti che la separavano da Vivien. Sperava con tutta se stessa che quel giorno le cose sarebbero andate meglio della sera precedente, che Vivien fosse di un umore migliore di quello con cui l’aveva lasciata alla stazione, che avrebbero potuto parlare. Si conoscevano da poco più di una settimana, eppure Dianna sentiva che tra loro si era già sviluppato un legame così profondo che non poteva concepire ci fossero cose di Vivien che lei non sapeva. Voleva sapere tutto, dalla sua infanzia in Inghilterra, a quando era scappata di casa per venire negli Stati Uniti, al suo matrimonio con Julian, alla nascita di Victoria, la decisione di divorziare… voleva conoscere ogni singolo istante della vita di Vivien da quando era venuta al mondo a quando si erano incontrate da Vroman’s.
Finalmente arrivò l’orario di chiusura, e Dianna si precipitò fuori come una furia, con un po’ di timore, sperando che Vivien non si fosse dimenticata del loro appuntamento, o che non avesse cambiato idea. Vivien, invece, era lì ad aspettarla, appoggiata alla macchina, che fumava una sigaretta.
“Sei mai stata da Musso & Frank, giù a Hollywood?” le chiese quando la vide, evitando i convenevoli.
Dianna tirò un sospiro di sollievo quando vide il sorriso sul volto di Vivien, e salì in macchina con lei felice come non lo era mai stata. Per fortuna che quella mattina si era vestita bene, sapendo che avrebbe visto la rossa, così non l’avrebbe fatta sfigurare andando a cena insieme in chissà quale ristorante lussuoso di Hollywood.
In realtà Musso & Frank non era un locale particolarmente di lusso, ma era conosciuto per essere frequentato da attori, registi e scrittori famosi. Quando entrarono, il cameriere le fece accomodare al tavolo e Vivien ordinò subito due Martini, che era la specialità del posto.
“Com’è stata la tua giornata di lavoro?” le chiese Vivien, dopo aver brindato.
“Noiosa, sembrava non finire mai. Non vedo l’ora di finire con questo lavoro. Menomale che mancano solo altri due giorni.”
La ragazza fremeva dalla voglia di iniziare a fare domande a Vivien, sperando che questa non si rimangiasse le parole della sera precedente, quando l’aveva incitata a chiederle tutto ciò che voleva. Dianna doveva solo superare la timidezza e decidere da dove iniziare il discorso.

Sunday, March 5, 2017

Tessellate - capitolo 6


6.
THREE WAY LOVE AFFAIR


La vita in casa Reese-Laydon-Holt era ripresa in modo che si sarebbe quasi potuto definire normale. A Capodanno avevano festeggiato il compleanno di Victoria, festa alla quale aveva partecipato anche Kyle, ma fortunatamente non vi erano stati particolari problemi. Lui ed Elise si erano tenuti a più distanza possibile, e l’uomo era stato particolarmente freddo nei confronti di Vivien, pur sapendo che il rifiuto di Elise non era stato effettivamente colpa sua. Aveva passato il suo tempo più che altro con Dianna e con Tory, dato che non avrebbe più avuto molte occasioni per vederla e per starci insieme.
Le riprese riniziarono ai primi di gennaio, e sul set si poteva sentire la tensione tra i diversi membri del cast, nonostante cercassero tutti di mantenere i loro rapporti il più professionale possibile. Oltre alle difficili dinamiche post-rottura tra Kyle ed Elise, c’era anche il segreto di quell’accordo, di quella nuova relazione tra Vivien e Dianna e Vivien ed Elise che incombeva e rendeva il tutto più complicato. Le tre donne non avevano quasi più parlato della loro nuova situazione, e quindi non avevano ancora affrontato la discussione sul se e quando rivelare tutto ai loro amici. Tutte e tre, però, erano sicure di voler aspettare almeno di rendersi conto se quell’accordo tra loro potesse effettivamente funzionare, prima di renderlo pubblico.
In quei giorni avevano cercato di comportarsi in modo più naturale possibile, continuando a vivere la loro vita come avevano sempre fatto, con l’eccezione di qualche bacio qui e là, ma sempre in momenti privati, e mai davanti all’altra persona. Era ancora tutto nuovo per loro, ed era difficile capire come comportarsi per non urtare la sensibilità di nessuno e per non spezzare quel delicato equilibrio che si era creato.
Finalmente, quando le riprese erano ormai iniziate da una settimana, Vivien prese una decisione. Quella sera Dianna era stata trattenuta sul set fino a tardi per girare delle scene con Kyle e Chris, così Vivien ed Elise erano tornate a casa e avevano iniziato a preparare la cena, in modo che Dianna trovasse tutto pronto una volta finito di lavorare.
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