Monday, December 4, 2017

Clean - capitolo 2


2.
A NIGHTMARE DRESSED LIKE A DAYDREAM


Quattro mesi prima.

“Questa è l’ultima volta, cazzo.”
La testa ti sta scoppiando per la mancanza di sonno e per il post-sborina, e il suo è appena un sussurro, ma a te sembra forte quanto un’esplosione.
“Non posso continuare così.”
Per un istante sei tentata di fingere che stai ancora dormendo, così che lei se ne vada e non dobbiate affrontare quella conversazione. Sei una fottuta codarda a volte, soprattutto quando si tratta di lei.
“L’hai già detto,” rispondi poi, senza neanche aprire gli occhi, perchè ignorarla ed evitare il problema non risolverebbe nulla. “L’hai già detto almeno altre quattro volte prima, quindi scusami tanto se non ti credo.”
Si alza dal letto e inizia a cercare i suoi vestiti, che sono tutti sparsi sul pavimento della tua camera da letto.
“Dove stai andando?” le chiedi con una nota di divertimento nella tua voce. Sta solo fingendo, lo sai che non può resisterti, esattamente come tu non eri in grado di resistere a lei l’anno scorso, quando continuavi a tornare di lei come un fottuto cagnolino ogni volta che ti chiamava.
“Via,” risponde. “Il più lontano possibile da te.”
“Hai comprato una cazzo di casa a un paio di isolati da qui!” ridi, smascherando le sue bugie. Non vuole stare lontana da te. Non ora, per lo meno, quando sa che non può averti.
Si ferma nella sua ricerca e si gira a guardarti. Puoi leggere tutto ciò che sta provando nei suoi occhi, e non ti piace. Non dovrebbe guardarti così, come se le avessi spezzato il cuore in un milione di piccoli pezzi. Dovrebbe essere lei quella che ha fatto a pezzi te, non il contrario.


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