Sunday, January 10, 2021

Tessellate - Capitolo 33

 

33.
TIME TO NEVER HOLD OUR LOVE

 

 

 

“Vivien, te lo ripeto per l’ultima volta, stai lontana dalla mia cucina! O devo forse ricordati cos’è successo il primo Ringraziamento che ho passato qui?” Elise sentenziò, incrociando le braccia al petto e guardando Vivien con aria minacciosa.
“Ok, prima di tutto, quella volta il tacchino è bruciato perché ci siamo addormentate entrambe, e non perché ci ho messo le mani io. E poi, ora non sono più così tanto inetta in cucina,” si difese la rossa, poi si voltò verso Sebastian che aveva un braccio infilato dentro il tacchino e un’espressione un filino schifata sul volto. “Bas, diglielo tu che mi hai insegnato a cucinare.”
“Solo perché sai fare tre cose messe in croce per non morire di fame, non vuol dire che tu sia una cuoca provetta. Io sto con El, è meglio se tu non ti avvicini neanche a questa stanza oggi.”
“D’accordo,” sbuffò Vivien imbronciata, dirigendosi verso il frigo per tirare fuori una bottiglietta d’acqua. “Ma verrà un giorno in cui mi supplicherete di prepararvi qualcosa di buono da mangiare.”
“Sì, quando l’inferno ghiaccerà,” rispose Elise facendole una smorfia, e poi la scacciò via dalla cucina con uno strofinaccio per tornare al lavoro. “Vai a preparare la tavola tu. Ma prima vai a vedere come sta Dianna.”
“Agli ordini, capitano,” Vivien si portò la mano tesa sulla fronte per simulare un saluto militare e uscì dalla cucina, diretta in salotto dove Dianna stava leggendo sdraiata sul divano.
“Hey. Come ti senti?”
Dianna chiuse il libro e sospirò. “Per l’ennesima volta, Viv, sto bene. Non vedo perché io debba stare qui seduta a far niente mentre voi  sgobbate.”
“Perché hai passato le ultime settimane con la testa infilata nel cesso?” replicò Vivien, e venne fulminata da un’occhiataccia da parte della brunetta. “Ok, scusami. Siamo solo preoccupate per te, non vogliamo farti stancare.”
“E lo apprezzo, Viv, davvero. Ma sto bene. Sono tre giorni che non vomito, e con un po’ di fortuna, stasera mi potrò godere la cena e recuperare un po’ dei chili persi.”

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