Monday, June 8, 2020

Tessellate - capitolo 11


11.
LIFE WAS NEVER WORSE BUT NEVER BETTER

Dianna aveva fame. Le sembrava fossero passati giorni dall’ultima volta che aveva messo qualcosa nello stomaco, e a dirla tutta aveva anche perso la cognizione del tempo, quindi non sapeva esattamente che ore fossero, né se era possibile mangiare. Le succedeva sempre quando iniziava a girare prima dell’alba e andava avanti quasi senza pausa per tutto il giorno. Per quanto ne sapeva lei, potevano essere le due del pomeriggio o le otto di sera, visto che non aveva ancora messo piede fuori dal sound stage da quando ci era arrivata alle quattro del mattino. Tutto sommato, si era meritata almeno un minuto d’aria e una sigaretta, se proprio non poteva avere del cibo.
Uscì dal capannone e la luce del sole le fece bruciare gli occhi. Evidentemente era ancora pomeriggio. Sospirò. Questo voleva dire che il suo ritorno a casa era ancora lontano.
Non fece a tempo a fare due tiri che Kyle le si avvicinò, sventolandole davanti un sacchetto di Subway.
“Chicken & Bacon Ranch Melt, il tuo preferito!” annunciò.
“Il mio salvatore!” Dianna esclamò teatralmente, avventandosi sul sacchetto come se fosse una leonessa su una preda. Non le interessava neanche particolarmente che quel panino contenesse un numero spropositato di calorie - forse troppe per un normale pasto infrasettimanale. Ma, in fondo, quello poteva essere il suo unico pasto della giornata, quindi non era poi così male. E poi il giorno successivo sarebbero stati in location nelle strade, il che voleva dire solo una cosa: corsa, corsa, corsa. Avrebbe tranquillamente smaltito quelle calorie peccaminose in tempo zero.
Si incamminarono verso le loro roulotte e decisero di sedersi sui gradini di quella di Kyle per godersi non solo il loro pranzo in ritardo o cena anticipata, ma anche il piacevole sole di inizio aprile.
Dianna azzannò il suo panino e si lasciò sfuggire un gemito soddisfatto. “Questo è il paradiso!”
“Per curiosità, quand’è stata l’ultima volta che hai mangiato?” ridacchiò l’attore. Non aveva mai sentito la sua amica così famelica come quel giorno.
La donna scrollò le spalle. “Lo sai che non riesco mai a fare colazione quando iniziamo così presto, mi viene sempre la nausea se provo a mandare giù qualcosa. In compenso, la cena di ieri sera è stata epica! El ha proprio superato se ste-“
Si bloccò e si morse il labbro inferiore, sentendosi stupida per la gaffe che aveva appena fatto. Elise e Vivien erano un argomento tabù con Kyle, non ne parlavano mai. Sul set, lui era estremamente professionale, svolgendo il suo lavoro al meglio quando si trovava a recitare con l’una o con l’altra, e anche durante gli eventi a cui dovevano partecipare insieme interagiva con loro come se nulla fosse successo. Però finiva lì. Non appena le telecamere si spegnevano, tornava a ignorare la donna che gli aveva spezzato il cuore e quella che, seppure inconsciamente, aveva causato la rottura. Le uniche comunicazioni tra lui ed Elise avvenivano quelle poche volte che chiedeva il permesso di passare del tempo con Tory, soprattutto quando Jade era in città, e anche in quel caso era sempre freddo e limitava il contatto al minimo indispensabile. Nessuno lo biasimava, ovviamente, nonostante Vivien non apprezzasse le occhiatacce che spesso le venivano rivolte.

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