Sunday, June 14, 2020

Clean - capitolo 7


7.
COMING UNDONE

 
Tre anni e otto mesi fa.

“Taylor, vuoi scendere e aiutarmi a preparare la cena? Tay… Taylor? Taylor, tesoro, perché stai piangendo?”
Cerchi di asciugarti le lacrime prima che tua madre entri nella tua stanza, ma non sei abbastanza veloce. Inoltre, tua madre ha una specie di radar che l’avvisa sempre quando stai piangendo, quindi sarebbe inutile cercare di nasconderglielo.
“Non è niente, mamma,” tiri su col naso. “Davvero. È stupido.”
“Oh, tesoro, se qualcosa ti fa piangere, non può essere nulla. Non può. Vuoi dirmi cosa c’è che non va?”
Non puoi dirglielo. È stupido… ok, no, non è stupido, ma comunque… dovresti essere al settimo cielo ora. Il tuo terzo album sta avendo un enorme successo, ci ha messo solo una settimana per diventare disco di platino, ed è il secondo miglior debutto di un’artista femminile della storia. Tutti stanno parlando di te ora; sei una stella. O per lo meno, è così che Eve ti chiama, ma non sei ancora del tutto in grado di capire se si sta prendendo per il culo o meno. Sembra che il passatempo preferito di quella donna sia prenderti in giro, quindi non puoi mai essere sicura al cento percento di ciò che esce dalla sua bocca. Ma in ogni caso, presa in giro o meno, in fondo è più o meno vero che sei una star ora. Eppure, non sei felice. Ma non puoi dirlo ai tuoi genitori, non dopo tutto quello che hanno fatto per permetterti di realizzare i tuoi sogni. Sarebbe da egoisti e ingrati.
“Taylor?” tua madre insiste. È sempre stato così, per quanto tu riesca a ricordare: ogni volta che ha la sensazione che tu stia male, non la smette di tormentarti finché non le dici qual è il problema.
“Mamma, io…” sospiri, poi ti arrendi e giri il tuo portatile verso di lei per farle vedere lo schermo.
“Cos’è?”
Indichi alcuni articoli che hai aperto nel browser. Sono tutti su di te e la tua nuova musica. Solo che non lo sono: non riesci a trovare una sola parola lì che non sia una congettura su di chi parlano le tue canzoni e commenti sulla tua vita sentimentale. Sai che non dovresti darci troppa importanza, soprattutto considerato che non stai insieme a nessuno al momento - per davvero, almeno; da tre mesi hai un contratto - bearding contract, è così che si chiama nell’ambiente - con Jake Gyllenhaal. Non riuscirai mai ad abituarti completamente al dover firmare dei contratti per avere dei finti fidanzati, ma a quanto pare è così che funziona. La tua pubblicitaria, Paula, pensa che sia la via migliore per assicurarsi che nessuno si lasci scappare qualcosa che non dovrebbe. In ogni caso, il problema è che, anche se l’interesse per la tua vita privata potrebbe essere qualcosa su cui ridere e scherzare, non riesci a vederla in quel modo, perché ogni singolo commento sui tuoi ragazzi presenti, passati e presunti toglie attenzione alla tua musica, ed è la musica il motivo per cui vuoi essere famosa e quello per cui vuoi essere ricordata. E in questo momento fa ancora più male, perché eri così orgogliosa di quest’album e del duro lavoro dal quale è scaturito, e quei commenti sembrano sminuire tutto.


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