Thursday, July 9, 2020

So it goes - capitolo 5

5.
When you feel so tired, but you can't sleep


Sono sdraiata sul letto, sveglia, che fisso il soffitto, e so che dovrei dormire - sono quasi le tre del mattino e la sveglia suona alle sette e mezza - ma non riesco. Mi sono girata e rigirata per tre ore, ed eccomi qui, ancora sveglissima.
La conversazione con Jean mi ha prosciugata e mi sento esausta, ma non ho sonno. È come quella canzone dei Coldplay, Fix You.
Afferro il mio telefono dal comodino, attacco gli auricolari e cerco quella canzone. Mi piacciono i Coldplay, ma sono sempre stati un filino troppo deprimenti per i miei gusti, il che dice tutto, visto che di solito amo la musica deprimente. Ma stanotte quella canzone sembra proprio fare al caso mio. Chissà, magari finirò per piangere finalmente.
So che non bisogna necessariamente versare delle lacrime per esprimere la tristezza, ma è sempre stato quello il mio modo di gestire le mie emozioni. Non piangere mi spaventa, è come se stessi imbottigliando tutto dentro di me, e sono convinta che non sarò in grado di superare la rottura con Lilian e tutto quello che è successo se non faccio uscire quello che sento. Ma non riesco. Ci ho provato, ho ascoltato tutte le nostre canzoni, ho riguardato i nostri video, le nostre foto, ho riletto tutti i nostri messaggi… niente. Zero. Neanche una lacrima. I miei occhi non erano neanche umidi.
Non so cosa significa, ma sono terrorizzata dall’idea di scoprirlo, e temo che, quando finalmente sarò in grado di buttare fuori i miei sentimenti sotto forma di lacrime, non sarò in grado di fermarmi. È un po’ come succede nel film Titanic, quando la pressione dell’acqua è così forte che non sono più in grado di chiudere le porte stagne. Ho paura che non sarò più in grado di chiudere le porte una volta che le aprirò.
La mia amica Rachel dice che il corpo umano non è il Titanic, ed è fisicamente impossibile che io possa piangere per sempre. Razionalmente ne sono consapevole, ma c’è una parte di me che è comunque paralizzata dalla paura che la mia mente e il mio corpo non possano sopportare così tanta tristezza e così tanto pianto.

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