Sunday, July 19, 2020

So it goes - Capitolo 8

8.
I’d like to be my old self again but I’m still trying to find it
 


Non appena mi sveglio mi rendo immediatamente conto che sarà una brutta giornata, prima ancora di aprire gli occhi.
Prima di tutto, sento il rumore della pioggia che batte contro la finestra, e quello basta per mettermi di cattivo umore e farmi sentire malinconica, visto che odio quel genere di tempo. Ok, non odio la pioggia - mi piace stare a letto tutto il giorno, a guardarla scendere dal cielo - ma non sopporto stare in giro quando piove. Vengo da Los Angeles, non sono geneticamente programmata per sentirmi a mio agio sotto la pioggia!
E poi mi ricordo che giorno è, e mi chiedo come sia possibile che me ne sia quasi dimenticata, che non sono trasalita il momento che ho letto la data della conferenza nell’email di Violeta. Eppure è così, e ora sono qui, maledicendomi per non aver rifiutato l’opportunità di venire qui.
Devo combattere contro tutti i miei istinti per non coprirmi la testa con la coperta, dire a Rory che sono malata, troppo malata per andare alla conferenza, e nascondermi in questa stanza d’albergo aspettando che la giornata passi. L’unico motivo per cui non lo faccio è che passerei le ore che mi separano dalla mezzanotte soffocando nella mia autocommiserazione, e decisamente non è una cosa che voglio fare. In più so che la scuola ha speso un bel po’ di soldi per farmi andare alla conferenza, e mi sentirei malissimo a sprecarli solo perché è il tredici di ottobre.

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