Saturday, August 15, 2020

So it goes - Capitolo 16

 

16.
You're gonna be the one that saves me

 

 

“Sei sicura che non vuoi venire qui a fare Natale da me?”
Il giorno effettivo del mio compleanno la mia amica Rachel mi ha chiamato su Skype, come da tradizione. Ci conosciamo da quando eravamo piccole, e anche se non viviamo più nella stessa città, o addirittura nello stesso continente, cerchiamo sempre di trovare del tempo l’una per l’altra, soprattutto in occasioni speciali. Si è persino svegliata un’ora prima di quando avrebbe dovuto solo per assicurarsi di potermi parlare un po’ prima di andare al lavoro. La conversazione si è poi posata sulle vacanze di Natale, le prime che non passerò con Lilian, ma anche le prime da quando Rachel ha iniziato a convivere con la sua ragazza.
“Rach, è il primo Natale che vivi con Quinn; dubito che sarebbe felice di avere la tua amica d’infanzia intorno. Sono abbastanza sicura che ucciderebbe tutto il favoloso sesso che sta programmando di fare durante le feste. Ti ho già portata via da lei per tutto il mese di agosto, non posso imporle la mia presenza anche a Natale.”
Il viso di Rachel diventa di un rosso acceso. È la cosa più adorabile del mondo, arrossisce per tutto, soprattutto quando si parla di sesso. A volte mi è difficile credere che abbia trentatré anni.
“Bee!” stride, usando il soprannome che abbiamo coniato l’una per l’altra quando eravamo piccole usando l’iniziale dei nostri cognomi - Brennan e Bale. “Non dire queste cose ad alta voce! E poi, Quinn capirebbe, lo sa quanto ti voglio bene e che stai attraversando un momento difficile.”
“Bee, va tutto bene,” le dico mentre butto fuori il fumo che ho appena inalato dalla mia sigaretta, guadagnandomi un’occhiataccia dalla mia vecchia amica che odia le sigarette più di ogni altra cosa al mondo. “Jean mi ha invitata in Virginia da lei, così non sarò sola. Tu goditi il Natale con la tua ragazza, ok?”
“Ok, ma sicuramente verrò a trovarti in Spagna in primavera. E la prossima estate sei ancora tutta mia, d’accordo?”
“Va bene, va bene,” alzo le mani in segno di resa. “Senti, Bee, non è che non voglio passare il Natale con te, e so che Quinn capirebbe, è solo che…”
“Non sei ancora pronta a tornare a Los Angeles,” Rachel finisce la frase per me. Ci conosciamo meglio di chiunque altro al mondo, e non è strano finire l’una le frasi dell’altra.
“Esatto,” sospiro. “Non ancora. Non durante le feste.”
Fortunatamente Rachel è veloce a cambiare argomento prima che mi intristisca di nuovo. Continuiamo a chiacchierare per un po’, finché non sento il citofono suonare.
“Bee, c’è qualcuno alla porta, quindi devo andare. Ci sentiamo presto, ok?”
“Certamente. Ti voglio bene, Bee.”
“Ti voglio bene anche io.” Agito la mano per salutarla e clicco sul bottone rosso per terminare la videochiamata. Poi vado all’ingresso per far entrare chiunque sta aspettando di sotto.

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