Monday, October 26, 2020

Reese Girls - Capitolo 4

 

4.
IL GENE DELLA TROIAGGINE HA SALTATO UNA GENERAZIONE

 


 

Quando vide sua figlia apparire dalle porte scorrevoli, Vivien dovette fare dei respiri profondi per trattenersi dal strangolarla. Era arrabbiata, e le ore passate non l’avevano fatta calmare. Ma non aveva intenzione di fare una scenata in mezzo a LAX, quindi si riprese e si stampò in faccia il suo sorriso più falso da offrire agli accompagnatori, ringraziandoli per quello che avevano fatto e scusandosi ancora una volta per il problema che Virginia aveva causato.
“Hey mà,” Gin la salutò incerta, non sapendo cosa aspettarsi da sua madre.
“Muoviti,” fu tutto ciò che disse Vivien, iniziando a incamminarsi verso il parcheggio.
“Senti, lo so che sei arrabbiata, ma devi capire…” l’adolescente provò a spiegare, ma Vivien non la lasciò fare.
“Non qui,” ringhiò la rossa, e fu l’ultima cosa che disse per i quaranta minuti di viaggio.
In macchina la musica alta che proveniva dalla radio era un chiaro segnale che Vivien non fosse disposta a iniziare alcun tipo di conversazione. La donna stringeva il volante il più saldamente possibile, la mascella serrata e gli occhi fissi sulla strada, mentre lo sguardo di Virginia vagava all’esterno, cercando di distrarsi dalla paura del confronto che sapeva l’avrebbe aspettata il momento che avrebbero messo piede in casa, ma allo stesso tempo sperando che sua madre le avrebbe dato il tempo di spiegarsi. Vivien si era sempre fidata di lei e le aveva sempre creduto a prescindere dall’argomento, quindi non c’era ragione di pensare che quella volta sarebbe stato diverso.
Quando Vivien parcheggiò, uscì dalla macchina ed entrò in casa senza neanche voltarsi, dando a Virginia la sensazione che questa volta sua madre non sarebbe stata così comprensiva come lo era stata in passato.
Le urla iniziarono il momento che si chiusero alle spalle la porta di casa.

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