Saturday, October 10, 2020

So it goes - Capitolo 32

 

32.
Escape this town for a little while

 

 

“Sei paurosamente silenziosa oggi.”
Io e Rory siamo sul treno verso Madrid, dirette al concerto di Sydney Grant. Alla fine lei si è offerta di venire con me, non appena ha saputo che Jean aveva rinunciato al suo biglietto. Non so se lo sta facendo per me, perché si ricorda da qualche conversazione di un milione di anni fa che la musica di Sydney è strettamente legata a Lilian nella mia mente, o perché ha iniziato ad apprezzarla come cantante in questi mesi che ci siamo frequentate, ma sono felice che si sia offerta.
Abbiamo preso il treno in mattinata così da avere il tempo di arrivare a Madrid, fare un salto in albergo per lasciare giù i nostri bagagli, e andare al concerto. Nonostante io sia molto eccitata all’idea di rivedere Sydney - soprattutto perché mi sono persa il suo ultimo tour nel quale non è venuta in Spagna - ho passato la prima ora del viaggio in assoluto silenzio, guardando fuori dal finestrino. Non riesco a smettere di pensare alla conversazione che ho avuto con Rachel che ha dato inizio alla ricerca di mio padre. Non c’è molto che possa fare ora, devo aspettare ben un mese finché Rachel non verrà a trovarmi, ma questo non mi impedisce di continuare a rimuginarci sopra.
Quando sento la voce di Rory, finalmente il mio sguardo lascia il paesaggio fuori dal finestrino e si volta su di lei.
“Lo so,” sospiro.  “Mi dispiace, devo essere la compagnia peggiore del mondo. Tu ti sei offerta di accompagnarmi al concerto, e io ti ripago con il mutismo.”
“Va tutto bene, non mi dispiace avere tempo per me stessa, per leggere, visto che raramente ho il tempo di farlo. Volevo solo assicurarmi che stessi bene."
Sorrido. Mi piace questo lato premuroso di Rory, un lato che non mostra molto spesso e non molte persone hanno avuto la fortuna di vederlo.
“Sto bene. Solo… ho fatto una cosa ieri, qualcosa che potrebbe cambiarmi la vita.”

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