Saturday, October 3, 2020

So it goes - Capitolo 30

 

30.
I don't wanna keep secrets just to keep you

 

 

Rifletto sulla mia conversazione con Rory per tutto il tragitto verso casa. Sono felice che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, e capisco la reticenza nell’attaccarsi addosso un’etichetta . Dopotutto, perché dovrebbe importare se è gay, bisessuale, o semplicemente attratta da una donna nello specifico? A questa donna nello specifico non importa. So che probabilmente un giorno troverà un uomo che le piacerà o per il quale proverà qualcosa e questa trombamicizia finirà, esattamente come potrebbe succedere che io trovi una donna che mi faccia innamorare di lei e con cui vorrò costruire qualcosa di stabile, e questa cosa con Rory sarà solo una parentesi nella mia vita. Mi piace, questo è certo, ma non vedo quello che stiamo facendo come qualcosa di permanente, o anche solo duraturo. Quindi non sento il bisogno di etichettarlo, o di etichettare Rory.
Mi chiedo anche, ancora una volta, cosa dirò a Jean. Devo inventarmi una scusa che non sia una bugia troppo lampante, perché la mia migliore amica merita meglio di così. Mi sento già come se l’avessi trattata di merda, quindi aggiungere una bugia colossale alla lista non mi sembra una buona idea. Per come la vedo io, ho due possibilità, che mi permettono di avvicinarmi alla verità senza rivelarla del tutto: posso dirle che sto vedendo qualcuno, o che ero da Rory per qualunque motivo che non fosse il sesso. Visto che ho già accantonato la prima idea, perché so che Jean vorrebbe i dettagli, la mia unica opzione è di usare la seconda e sperare vada tutto bene.
Quando arrivo a casa sono sorpresa di constatare che Jean non è arrabbiata con me come credevo fosse. Si è solo preoccupata quando si è resa conto che non ero a casa e che non avevo chiaramente passato la notte nel mio letto.
Mi scuso ancora una volta, sperando segretamente che non mi chieda spiegazioni, e sentendomi in colpa per questo. Ma Jean è Jean, non lascia perdere.
“Allora, dove cazzo sei stata? Eri con una ragazza? Ti stavi rotolando tra le lenzuola con una figa e io non ne so nulla? Come osi? Sputa il rospo, chi è?”
Come mi aspettavo, vuole sapere tutto, il che mi fa ringraziare il cielo di essere riuscita a inventarmi un’altra scusa.
“Non mi stavo rotolando tra le lenzuola con nessuna.” Prima bugia. “Ero da Rory.” Prima verità. “Stiamo lavorando alle attività per la festa di St. Patrick e siamo terribilmente indietro, quindi abbiamo deciso di incontrarci dopo la chiusura della scuola e darci da fare.” Un’altra bugia. La festa di St. Patrick è organizzata da giorni ormai, grazie alla nostra nuova regola del ’niente sesso a scuola’. “Era così tardi quando abbiamo finito che mi ha offerto un posto sul suo divano, e mi sono dimenticata di scriverti che non tornavo.” Ok, questa è solo in parte una bugia. Era in effetti tardi quando abbiamo finito di fare del sesso da urlo e mi sono dimenticata di scrivere a Jean, ma ovviamente non ho dormito sul divano. Tutto sommato, facendo i calcoli, me la sono cavata con due bugie e mezzo e una verità e mezzo. Non è poi così male.

- Continua su EFP -

No comments:

Post a Comment