Wednesday, October 28, 2020

So it goes - Capitolo 37

 

37.
How strange that I don't know you at all

 

 

Fisso il paesaggio fuori dal finestrino mentre canticchio la canzone dei Queen che sta uscendo dalla radio. Questa è la seconda volta in meno di un anno che Rory mi carica in macchina e mi porta da qualche parte a sorpresa, ma almeno stavolta non sono bendata e posso godermi il paesaggio.
Ieri sera Rory ha annunciato che sarebbe venuta a prendermi alle sette spaccate del mattino il giorno dopo, e io sono quasi svenuta. Di sabato amo dormire almeno fino a mezzogiorno, soprattutto dopo settimane piene come quella che ho avuto, ma Rory non ha voluto sentire ragioni, quindi mi sono svegliata all’alba, sono salita in macchina, e ho lasciato che mi portasse via verso qualche destinazione sconosciuta.
“Sto per avere un altro gatto?” chiedo, sapendo bene che non si sbottonerà.
“Forse per il tuo prossimo compleanno. Questo non è un regalo, è una gita in giornata,” mi risponde senza togliere gli occhi dalla strada, o almeno credo visto che indossa occhiali da sole scuri. “Lo sai cosa sono le gite in giornata, vero?”
“Sì, ma solitamente sono a conoscenza della destinazione, e le mie gite in giornata non iniziano mai prima che il sole sia sorto,” ribatto, ma sotto sotto, sotto uno strato di irritazione per questa sveglia così presto, sono eccitata che voglia farmi una sorpresa. Onestamente non mi interessa neanche quale sia la nostra destinazione, fintanto che possiamo passare la giornata insieme.
A volte mi chiedo quando ho iniziato a pensare a Rory come qualcosa di più di una trombamica e una collega, quando ho iniziato a voler passare più tempo con lei, come una vera coppia. Non è stato solo il concerto di Sydney Grant, e non è stato solo quando l’ho presentata alla persona che considero mia sorella - l’unica persona, aggiungerei, a sapere di questa specie di relazione, e Rory ne è consapevole. Non posso determinare il momento esatto, ma da qualche parte tra il nostro primo bacio nel bagno della scuola e ora, ho smesso di pensare a Rory solo come qualcuno con cui sfogare i miei bisogni sessuali. A un certo punto è diventata qualcuno con cui voglio davvero stare. Solo non so se lei si sente nello stesso modo; e se così fosse, non so se ne parleremo mai.
“Posso sentirti pensare,” dice. Questa è una cosa che non smetterà mai di sorprendermi: è sempre in grado di capire quando sono persa nei miei pensieri, quando sto rimuginando. È come se fosse in grado di leggermi la mente.

- Continua su EFP -

No comments:

Post a Comment