Wednesday, October 21, 2020

So it goes - Capitolo 35

 

35.
It's not time to make a change

 

 

Controllo il monitor degli arrivi e trovo il volo Iberia proveniente da Madrid su cui è la mia amica Rachel. Dovrebbe essere in orario, il che vuol dire che atterrerà tra circa cinque minuti. Con la coda dell’occhio, lancio uno sguardo al banco check-in dove Rory sta posando un’enorme valigia sul nastro trasportatore. Sta andando in Italia a trovare la sua famiglia per Pasqua, e per qualche assurdo motivo, si sta portando dietro quella che credo sia una valigia di 23 chili.
Il tempismo non avrebbe potuto essere più perfetto: Rory doveva essere in aeroporto poco prima dell’atterraggio del volo di Rachel, quindi ho preso due piccioni con una fava e ho dato un passaggio alla mia trombamica, il che ci ha dato anche l’opportunità di passare un po’ più di tempo insieme prima che lei parta per una settimana. Non siamo mai state lontane così tanto da quando questa cosa tra noi è iniziata, non siamo mai state così tanto a lungo senza fare sesso. Sarà un incubo!
D’altro canto, non vedo l’ora che Rachel arrivi: non ci vediamo da agosto e, nonostante parliamo regolarmente su Skype e messaggiamo praticamente tutto il giorno tutti i giorni, mi è mancata tantissimo. Se tutto va bene, sarò in grado di abbracciare quel corpo molto basso in meno di un’ora.
Rory ha finito il check in, ma ha ancora un po’ tempo prima di dover passare i controlli di sicurezza e andare al gate, così usciamo per un’ultima sigaretta.
“Allora, cosa c’era in quell’enorme valigia?” le chiedo giusto per fare conversazione. La realtà è che sono triste che stia partendo, anche se è solo per una settimana, e non voglio che se ne accorga, perché sembra davvero eccitata per il suo viaggio.
“Non molto, sinceramente. L’ho portata con me solo per poterla riempire di cibo e vino dall’Italia. Ti ho promesso di portarti un sacco di cose deliziose, no?”
I miei occhi si illuminano a sentire nominare cibo e vino italiani. “Davvero? È davvero per me? Sei un angelo, Rory Davila!”
“Questa è una cosa che nessuno mi ha mai detto prima,” ridacchia, poi controlla l’orario sullo schermo del suo telefono. “Ok, è meglio che vada.”

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