Saturday, October 17, 2020

So it goes - Capitolo 34

 

34.
Till we ain't strangers anymore

 

 

“Non pensi che questa cosa sia andata avanti abbastanza?”
È una domenica pomeriggio di inizio aprile, ed è passato un mese da quando io e Jean abbiamo smesso di parlarci. Il mio orgoglio e la sua testardaggine - in fondo io sono uno Scorpione e lei un Toro - hanno impedito a entrambe di scusarsi per prima e di parlare della nostra lite, quindi sono passate settimane senza aver fatto un passo l’una verso l’altra. Fino ad ora, quando sono sul mio letto che leggo, e Jean entra in camera mia senza neanche bussare.
“Che cosa?” fingo di non capire, alzando solo leggermente lo sguardo dalle pagine di fronte a me.
“Non far finta di nulla, Sash! Questo! Noi! La nostra stupida litigata. È andata avanti fin troppo, non credi?”
Sospiro e annuisco, chiudendo il libro e facendole segno di sedersi accanto a me. Mi manca Jean, mi manca così tanto che sono stata sul punto di andarle a parlare almeno venti volte nel mese passato, ma ho paura che discutere la nostra lite non farebbe altro che far tornare a galla il motivo per cui abbiamo litigato, e in quel caso non so cosa potrei dire. Probabilmente mi chiederà perché ho dato di matto in quel modo, e non posso spiegarle le mie motivazioni senza menzionare il fatto che sto frequentando Rory e che potrei - solo potrei, probabilmente neanche quello - provare qualcosa per lei, Ecco perché ho evitato Jean, anche se odio il fatto che non ci stiamo parlando.
“Ascolta,” inizia. “So di aver detto qualcosa che ti ha fatto incazzare quella sera, ma al momento non riesco neanche a ricordare il motivo per cui abbiamo litigato. È passato troppo tempo, e tutto ciò di cui mi importa ora è di sistemare le cose con te, quindi puoi semplicemente accettare le mie scuse per averti fatta incazzare anche se non mi ricordo effettivamente per cosa mi sto scusando?”
Rimango sconvolta per un momento, spalanco gli occhi quando sento le parole di Jean, poi mi sento travolgere da un’ondata di sollievo e inizio a ridere incontrollatamente. La mia migliore amica sembra un pochino confusa, ma poi si unisce a me e ben presto stiamo quasi rotolando sul letto, ridacchiando come due adolescenti.

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