Saturday, September 12, 2020

So it goes - Capitolo 24

24.
When the light hits your eyes, it's telling me I'm right

 

 

“So, what happened to Mr Donovan in the video you watched?”
Chiedo un breve riassunto del video che la studentessa ha guardato, articolando ogni singola parola - ogni singola lettera in realtà - così tanto che la mia mascella inizia a fare male, poi bevo un sorso d’acqua dalla mia bottiglia. La signora dovrebbe dirmi che il povero signor Donovan ha avuto un infarto mentre era al ristorante.
“Mr Donovan was at the restaurant.” E fin qui, tutto bene. “He had a… he had a pancake in heart.”
Per un momento mi dimentico dove sono e con chi sto parlando e sto per sputare l’acqua che ho in bocca sul computer, la scrivania, e la signora di fronte a me, e scoppiare a ridere, perché la studentessa ha appena affermato che il signor Donovan aveva un pancake nel cuore. Probabilmente stava cercando di usare una delle parole per dolore - pain o ache - e le ha mischiate tirando fuori così una delle cazzate più divertenti che io abbia mai sentito dire in una lezione. Cerco di rimanere professionale, quindi mi trattengo e mantengo un’espressione neutrale, ma dentro di me sto ridacchiando come una bambina di cinque anni.
“Excuse me? What did Mr Donovan have in his heart?”
“A pan… oh!” la studentessa si blocca, realizzando quello che ha appena detto. “Pain. He had pain in his heart.
Questa volta non sbaglia.
“Yes, he did,” sorrido, cercando di sembrare incoraggiante e non che la sto prendendo in giro. “He had a heart attack. Go on.”
La lezione continua, e peggiora invece che migliorare. La signora fa veramente fatica e quasi mi dispiace per lei, ma più che altro mi dispiace per me stessa. Mi chiedo se forse essere licenziata non sarebbe stata una manna dal cielo.


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