Saturday, September 19, 2020

So it goes - Capitolo 26

 

26.
The altar is my hips

 

 

Ci mettiamo una buona mezz’ora per scegliere che film guardare, visto che abbiamo gusti molto diversi, e poi riusciamo a malapena a finire i titoli di testa prima di iniziare a baciarci. Non dovrebbe essere una sorpresa - è quello che abbiamo fatto le ultime volte che siamo rimaste sole, e io sono una malata di sesso, dopotutto - eppure lo è. Mi ricordo quella sera a Madrid quando Rory mi ha confidato di non essere una persona molto sessuale, quindi sono effettivamente sorpresa che reagisca così bene al mio tocco, o che lo desideri. E invece è così, non ci sono dubbi. Il modo in cui si muove tra le mie braccia mentre ci baciamo mi fa capire che vuole di più, e questa volta siamo finalmente in un letto e posso prendermi il mio tempo per esplorare e godermi il suo corpo e la sensazione che quel corpo mi dà. Questa volta posso finalmente scoparla così bene che probabilmente si dimenticherà che c’è stato un tempo in cui pensava di poter vivere senza sesso.
Inizio a spogliarla lentamente, e sento che la sua reazione cambia, come se all’improvviso si sentisse molto a disagio. Mi blocco.
“Hai cambiato idea?” le chiedo guardandola negli occhi. “Possiamo fermarci, se vuoi.”
Scuote la testa e si morde il labbro inferiore come se si vergognasse di qualcosa.
“Non voglio fermarci. È solo che… questa è la prima volta che mi vedrai nuda. Che mi vedrai veramente. E io non sono…”
“Non sei cosa? Non sei pronta?”
Scuote la testa di nuovo. “Non sono magra.”
Non rispondo, mi chino per baciarla il più lentamente e sensualmente possibile, cercando di trasmetterle tutto il mio desiderio in quel bacio.

- Continua su EFP -

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